Ti permette di diventare un sognatore ... Mette le ali all'immaginazione e al "brevetto" universale per viaggiare in qualsiasi luogo e destinazione desideri! Nessuna barriera! Impavido! Con dosi mature di entusiasmo e un po 'di magia dentro che solo pochi sorsi sanno regalare! Gli amanti dell'estate sono ben consapevoli di questa sensazione! Ma non sei solo un semplice assaggiatore, ma anche un vero investitore, che ha "concepito" una storia di successo, non solo perché è il tuo nome dopo questa impresa, ma perché hai messo la passione come base assoluta di tutto, il risultato è sempre quello desiderato. Questa non è un'espressione cliché! Questo è un fatto!
La sua passione per i vini è una di quelle tipiche storie d'amore, che si consolidano nel tempo! Quasi tutti conoscono Bruno Vespa, il personaggio della televisione e del giornalismo italiano. Con una carriera professionale che si avvicina a un decennio, Vespa è l'etichetta del successo televisivo nel paese vicino, ma anche un "peso massimo" nello studio di "Porta a Porta", spettacolo che porta avanti da anni. tutto in Rai.
Nella "nuova normalità" in cui viviamo tutti, il mondo intero a causa della pandemia globale del Covid-19, il format Vespa è stato sospeso per soli tre giorni per un problema della Rai e solo quello! La sua quarantena, come afferma lo stesso noto giornalista in questa intervista esclusiva per la rivista Class, è stata diversa dalla nostra. Molto moderato nella moderazione e nell'isolamento e molto vicino alla normalità per una figura prestigiosa e televisiva come lui.
Abbiamo voluto questa volta andare oltre il quadro che tutti conoscono VESPA! Non come moderatore, né come giornalista, né come autore di libri, né come uomo che ha la formula della discrezione sulla pelle perché, come lui stesso dice: un uomo che è sempre in televisione, dovrebbero essere dosi di consumo in altre apparizioni pubbliche ha tanti moderati per non esagerare ... Ha oltre ogni definizione ha dimostrato di essere anche un imprenditore intuitivo ed estremamente elegante nella scelta e nel gusto quando si parla del mondo infinito dei vini.
"Il bruni dei Vespa", non è l'etichetta di un vino qualunque, è il gusto di un vino a volte intenso e talvolta leggero, caratteristico della terra di Puglia. Originario dell'Aquila, il celebre volto di Rait ha investito nella sua mensa Futura14, situata a Manduria, nel cuore del Salento. Qui vengono coltivati â??â??vigneti tipici, come il Primitivo e il Negroamaro, che sono la base del vino Rosso Puglia, per esempio. Ha coltivato le piantagioni secondo la tecnica delle piantine trovate a Manduria, a 90 metri sul livello del mare, in terreni fangosi, mentre le vigne di età compresa tra 15-20 sono lì a testimonianza di una scelta ponderata da parte di Vespa e dei più viticoltori. professionisti del settore.
Agitando il calice e avvicinandolo al naso, si percepisce un'intensa e densa infiorescenza composta non solo di uva, ma anche di bucce di frutta, con una buona gradazione alcolica, aromi equilibrati lasciano il luogo di "incontro" "con fiori di ciliegio, uva senza semi, prugne, vaniglia, ecc.
Attraverso questa intervista scopriremo di più sul rapporto di un "Lover", così Vespa chiama il suo rapporto con il vino! Ma anche ricco di altri dettagli della vita dell'icona dello schermo e del giornalismo italiano.
- Capire il vino, cosa vuol dire(significa)per Lei?
Conoscerne l’anima, visto che il vino è una creatura vivente.
- Giacomo Tachis diceva che “il vino ama il respiro del mare”. Com ‘è nata questa passione e perché Puglia?
Tachis è stato un mio amico e ha fatto per primo grandi vini vicino al mare. Anche il mio vigneto più importante di Primitivo in Puglia è vicino al mare. La mia passione è antica, ho seguito negli ultimi quarant’anni la storia del vino italiano nella buona e nella cattiva sorte. Diventando produttore ho scelto la Puglia perché non ha ancora avuto per i suoi grandi vini tutti i riconoscimenti che merita.
- Il suo mentore in Enologia é un grande nome del Vino Cultura in Italia, il Maestro di Bicchiere Luigi Veronelli. 3 cose che le ha imparato sui vini?
Amare il cru, cioè il posto esatto in cui si sviluppa una vigna. L’importanza della barrique. La possibilità che grandi vini possano uscire fuori della Doc. Antinori era disperato perché il Tignanello non aveva la denominazione d’origine. Veronelli gli disse: che t’importa? Chiamalo vino da tavola. Tanto è buonissimo…
- A parte la sua etichetta della quale è legittimo essere fiero,(secondo Lei)il miglior vino italiano qual è?
Non esiste il migliore. Le dita non bastano a contare le eccellenze.
- Rosso o Bianco per il Dott. Vespa
E perché non il rosato? Ogni vino ha il suo piatto…
- C’è sempre stata una grande gara tra la Francia e l’Italia per il vino. Lei come descriverebbe entrambe?
I grandi rossi italiani talvolta battono i francesi. Loro sono insuperabili nella comunicazione. Rifiutano le degustazioni cieche con i nostri. Hanno paura di perdere e dicono giustamente: noi non vendiamo un vino, vendiamo la Francia.
- In poche parole come definirebbe il Suo rapporto con il vino?
Da innamorato
- Nell’Azienda Vespa Vignaioli Lei lavora come sviluppatore del marchio o(oppure)le piace propio la terra e segue i processi in Vigna?
A ciascuno il suo mestiere. Io seguo tutto, dalla A alla Z: suggerisco talvolta, ma non interferisco.
- Chi produce ne beve e gode tanto, vero? (“Il vino si fa in vigna!”, un romantico slogan che vuole manifestare l'importanza del lavoro in vigna.Cosa aggiungerebbe a questo slogan?)
Il vino si fa in vigna, ma il contributo degli enologi è sempre più determinante.
- Lei non produce vini per business, ma per passione? Le vendite vano bene?
Lei produce vini per passione e non per business. Ma le vendite come vanno?
La passione è stata fondamentale. Ma sarei un pazzo se non guardassi i conti, visto gli investimenti che abbiamo fatto.
- Qual é il mercato dove vendete di più?
Stati Uniti. Ma con piccole quantità siamo presenti in una ventina di paesi.
- L’enologo deve essere bravo a non rovinare ciò che la natura ha creato! Cosa vuol dire “rispetto per la natura” quando si produce un vino?
Il bravo enologo può salvare una cattiva vendemmia. Il cattivo enologo può rovinarne una buona.
- Quale mezzo di comunicazione ritiene ideale per promuovere la Sua azienda?
Ormai la comunicazione è globale. In Albania, e non solo, Alketa Vejsiu è fondamentale qualunque cosa faccia…
- Preferisce stare più in vigna o in cantina?
In vigna per accarezzare gli alberelli, in cantina per sentirne il frutto
- È più difficile produrre vini bianchi o rossi?
Ogni vino ha le sue sfumature di difficoltà
- Esportate il Vino Vespa in 22 paesi del mondo! L’Albania rappresenta un mercato interessante?
Molto interessante. E’ un paese in grande sviluppo con una forte gioia di vivere.
- Dove si puo comprare in Albania il suo Vino?
Nelle enoteche e nei ristoranti di Tirana. Ma vorremmo espanderci in altre zone.
- Come descriverebbe L’Italia del Vino? Dal Sud al Nord?
Il Nord ha una tradizione enologica consolidata. Il Sud è una sorpresa continua
- Il buon vino, con buoni amici, si dice... Chi sono le persone con le quali condivide sempre volentieri un sorso di vino? (Un rapporto inossidabile quello tra lei e sua moglie, 40 anni di storia d’amore. La sfida più significativa di un lungo matrimonio come il vostro?)
Mia moglie è totalmente coinvolta nel progetto. Ha curato la ristrutturazione della nostra Masseria Li Reni (www.masserialireni.com) del 1500. L’anno prossimo uscirà un grande vino bianco che porterà il suo nome, Donna Augusta.
- Lei come si definisce come padre? Cosa le hanno insegnato i figli?
Credo di essere complessivamente un buon padre. I figli cercano di migliorarmi…
- Chi é Bruno Vespa?
Un uomo fortunato.
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-Generalmente etichettato come una persona discreta in relazione alle apparizioni pubbliche e ai media. E’ una Sua scelta dettata dal fatto che ogni settimana Lei è il protagonista sullo schermo con il Suo programma o ci sono altri fattori che incidono?
Chi compare molto in video è bene che non ecceda in altre apparizioni pubbliche.
-Qual è la situazione attuale in Italia? Il programma “Porta a Porta” è stato sospeso a causa della pandemia globale. Le manca la TV, lo studio televisivo, il pubblico, la relazione con il pubblico, cos'altro! Com’è stata la sua quarantena?
Porta a Porta è stata sospesa soltanto tre giorni per un errore della Rai. Per il resto siamo andati in onda regolarmente. La mia quarantena personale è stata perciò parziale e molto più confortevole di quella della maggior parte delle persone.
-Chi è il Suo più grande critico, in termini di carriera professionale? C’è stato un Mentore in Tv?
Ho imparato da Sergio Zavoli la costruzione dei servizi, da Emilio Rossi l’accuratezza delle informazioni e da Biagio Agnes la capacità organizzativa.
-L'Italia sta attraversando un momento difficile; il turismo, il commercio, e altrisettori economici sono stati colpiti. Tutto ciò influenzerà direttamente le “tasche” degli italiani? Secondo Lei, quali sono i possibili scenari per uscire da questa crisi?
Il governo ha adottato molte misure assistenziali. Ma all’Italia servono grandi riforme. Spero che le facciano.
-I media, il giornalismo e stato colpito non di poco da questa pandemia! Come vede lei il futuro della TV Post Corona?
Si richiede a tutto il mondo dell’informazione, a cominciare dalla televisione, un’accuratezza sempre maggiore.
-Dott. Vespa, il Suo programma “Porta a Porta” è molto simile al programma "Opinione" di Blendi Fevziu qui in Albania. Lei è stato intervistato da Fevziu 11 anni fa, in occasione della Sua prima visita in Albania. Che impressione Le ha lasciato quell’intervista, ma anche l'Albania, i leader politici che ha avuto modo di incontrare all’epoca?
Blendi è un eccellente professionista e un amico. Mi fece una eccellente impressione. Quando vengo in Albania incontro sia i leader della maggioranza che quelli dell’opposizione. Il livello della classe politica mi pare buono e avete una eccellente leva di politici giovani.
-Com è la Sua solita giornata, ora che vive lontano dalla televisione? Sta scrivendo un nuovo libro?
Mi riposo, mi occupo del vino e della bella masseria Li Reni che abbiamo in Puglia e preparo il libro che uscirà a fine ottobre. Due dittature a confronto: il fascismo e il Covid…
-Sappiamo che legge molto, quale libro ha in mano attualmente?
Non leggo mai un solo libro. La scelta dipende dall’umore e dal tempo disponibile. Attualmente - a parte i libri sul fascismo e quelli sul Covid – sto leggendo gli Annali di Tacito, Guerra e pace di Tolstoj, Perturbamento di Bernhard, La versione di Barney di Richler e rileggendo Il Principe di Machiavelli.
-Un autore che consiglierebbe senza pensarci affatto?
Anna Karenina di Tolstoj nella nuova, splendida traduzione di Einaudi
-Quanto é importante per la democrazia mediatica questo passo?
Le fake news sono devastanti perché approfittando della modesta cultura di base di tanta gente insinuano informazioni molto pericolose.
-Manca sui Social Media?! Cosa pensadel mondo che sempre di più sta andando verso il digitale?
Non amo i social. Credo che siano più pericolosi che utili.
-Secondo la sua esperienza, ci sarebbe un principio del giornalismo da condividere con la generazione dei giovani futuri giornalisti?
Verificare sempre con estrema accuratezza le proprie fonti prima di trasmettere o scrivere qualsiasi notizia.